Il messaggio di Channel Pressure si applica su una nota già premuta trasmettendo in tempo reale eventuali variazioni di pressione esercitate su di essa. Questa pressione, unica per tutta la tastiera, è genericamente chiamata Aftertouch. Non ha il secondo data byte e l’unico presente rappresenta il valore della pressione riapplicata sul tasto musicale.
Normalmente lo scopo dell’Aftertouch è quello di attivare una qualche funzione di modulazione (tipo il vibrato), un filtro, una risonanza o anche un effetto (ad esempio un delay). Non tutti i controller MIDI però sono in grado di trasmettere questo messaggio per cui occorre leggere sui relativi manuali di istruzioni o informarsi presso i venditori prima di procedere all’acquisto.
Questo Aftertouch è detto di canale in quanto se ad esempio suoniamo un accordo sulla tastiera musicale MIDI (magari indirizzando tali messaggi ad un suono di tipo pad sul sintetizzatore corrispondente) mantenendo abbassati tutti i tasti che suonano le note dell’accordo, effettuando un’ulteriore pressione anche su un solo tasto l’eventuale effetto di Aftertouch viene applicato anche alle altre note musicali condividendo tutte lo stesso canale MIDI.
Se invece l’effetto deve riguardare solamente la nota sulla quale è stata effettuata l’ulteriore pressione occorre inviare un messaggio di Aftertouch polifonico ovvero un messaggio di Polyphonic Key Pressure che è simile al precedente ma si riferisce al più costoso – e quindi più raro – utilizzo di sensori di pressione indipendenti per ciascuna nota. In tal caso il primo data byte è riferito alla nota e il secondo al valore di pressione riesercitato sulla nota.
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