Errori armonici nel movimento delle parti
Nel moto armonico passando da un accordo all’altro possono aver luogo speciali errori denominati quinte, ottave, unisoni di seguito e relazioni di quinta, di ottava e di unisono. Nel concatenare fra loro due accordi è vietato passare per moto retto.
1) da un intervallo di quinta giusta a un altro di quinta giusta (dà la sensazione di due tonalità differenti non convenientemente collegati tra loro, come se si passasse immediatamente da una tonalità all’altra).
2) da un intervallo di ottava giusta ad un altro di ottava giusta (si impoverisce l’armonia)
3) da un unisono ad un altro unisono
E’ permesso passare da un intervallo di quinta giusta ad uno di quinta diminuita, preferibilmente se tale successione avviene in senso discendente, purchè non sia fra le parti estreme. I seguenti esempi sono permessi perchè la successione non ha luogo tra le parti estreme.
E’ permessa la successione di due e più quinte diminuite di seguito, sia in senso ascendente che discendente, perchè rappresentano intervalli di quarta aumentata.
Talvolta le successioni armoniche di quinte o di ottave non hanno luogo consecutivamente ma a distanza ovvero divise l’una dall’altra da una o più note ed anche in questo caso tali successioni costituiscono errore.
Gli errori armonici di quinte e di ottave non vengono eliminati cambiando la posizione melodica di un accordo o cambiandone la forma (cioè da fondamentale a rivolto o viceversa). Per evitare tali errori bisogna effettuare lo scambio di parti. Sono proibite anche due o più quinte o due o più ottave di seguito per moto contrario.
Quando però nella conclusione di una frase o di un periodo una melodia procede dalla dominante alla tonica è permesso fare le ottave per moto contrario fra la melodia e il basso perchè qualsiasi altro ripiego sminuirebbe l’effetto o l’assenza della cadenza.
Due quinte o due ottave per moto obliquo non costituiscono errore.
Tutte le precedenti successioni prendono il nome di quinte, ottave, unisoni di seguito. Quando invece si passa per moto retto da un qualsiasi intervallo (che non sia di quinta, da un intervallo (che non sia di ottava) a un intervallo di ottava, da un intervallo (che non sia di unisono) ad uno di unisono, tali successioni prendono il nome di relazioni di quinta, di ottava, di unisono oppure quinte, ottave, unisoni nascosti. Queste successioni sono tollerate quando hanno luogo fra le parti medie e sono vietate fra le parti estreme.
Le quinte e le ottave nascoste non hanno luogo per moto contrario.
E’ vietato far succedere immediatamente in due parti differenti due suoni dello stesso nome di cui il primo naturale alla tonalità e il secondo alterato o viceversa.
Talvolta non è possibile colmare i vuoti in entrambe le parti perchè una delle due non compie salti ma procede per grado congiunto.
In tal caso la quinta e l’ottava nascosta è determinata dal primo dei due suoni reali nella parte che procede per grado congiunto e dall’ultimo di quelli nascosti nell’altra.
Le quinte e le ottave nascoste non hanno luogo per moto contrario. Similmente anche per moto obliquo non hanno luogo quinte nè ottave nascoste.
Esempi di relazioni di quinta, di ottava e di unisono negli accordi di tre suoni:
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Silvio, riguardo unisoni, quinte ed ottave nascoste, è vero che sono permesse anche se (1) succedono tra una parte media e una estrema, e (2) succedono tra le due parti estreme se il basso ha un salto mentre il soprano si muove gradualmente?
Ciao, allora nel caso in cui le ottave nascoste sono tra basso e soprano ovvero tra le parti estreme sono permesse se il soprano scende di tono e il basso scende di quinta e quando il soprano sale di semitono e il basso sale di quarta