Un utente professionista (e non) è conscio di quanto importante sia la possibilità di poter sperimentare liberamente funzioni di editing e di processing non distruttivi potendo confrontare i risultati ottenuti al fine di scegliere la soluzione più adatta per la produzione a cui sta lavorando. Questa tipologia di funzione è particolarmente apprezzata dai sound designer che sono gli sperimentatori per eccellenza. Steinberg, nota casa di produzione di tecnologia musicale, mentre da diversi anni offre (sia su Cubase che in Nuendo, una funzione di undo separato per i processing effettuati sugli eventi audio, dalla versione 5 di Nuendo ha implementato una struttura ad albero per la normale funzione di undo che evita all’utente di dover lavorare su più tracce per poter confrontare in tempo reale applicazioni di editing e processing su materiale audio e MIDI.
Prendiamo un esempio di un progetto di sound designing. Nell’immagine seguente sono mostrate due tracce contenenti identico materiale (relativo ad una registrazione vocale).
Se apriamo la finestra history relativamente all’undo possiamo notare la lista delle operazioni effettuate ovvero l’acquisizione dell’evento audio, la nomina della traccia e la sua duplicazione.
La linea arancione indica lo step in cui ci troviamo e ogni volta che la spostiamo manualmente verso l’alto annulla tutte le operazioni che si trovano al di sotto di essa mentre se la spostiamo verso il basso ripristina le operazioni incluse tra la vecchia posizione e la nuova. In basso a sinistra nella finestra c’è un piccolo pulsantino che se cliccato dà accesso ad una piccola finestra di opzioni.
L’opzione Use Undo Branches attiva un’entusiasmante struttura di Undo ad albero.
Le operazioni ora sono anche elencate all’interno di piccoli rettangoli bianchi. Proviamo ad effettuare un’armonizzazione delle due voci. Per prima cosa trasportiamo di 7 semitoni in alto l’evento audio della prima traccia per creare un duetto omoritmico di quinta. Ovviamente si aggiunge alla lista una nuova riga.
Abbassiamo anche di un paio di decibel il livello dello stesso evento audio oggetto della trasposizione.
Se volessimo provare ad effettuare un altro tipo di armonizzazione tra le due voci possiamo tornare indietro di due operazioni e ripartire da capo.
Le operazioni annullate (la 4 e la 5) cambiano visibilità. Trasportiamo una terza maggiore sopra l’evento audio sulla traccia due (4 semitoni) avendo cura di abbassarne il livello di 1 decibel.
La lista superiore è stata corretta eliminando le due precedenti operazioni annullate e sostituendole con le nuove ma in basso, a partire dalla operazione 3 si apre una biforcazione nella quale un ramo mostra le operazioni annullate precedentemente e non attive mentre un altro mostra quelle nuove effettuate (ed attive).
Possiamo ascoltare il nuovo processing effettuato e se volessimo però riascoltare le operazioni precedentemente annullate basterà effettuare un doppio click nel ramo non attivo per disattivare le ultime operazioni e riabilitare quelle precedenti.
Ora possiamo riascoltare l’armonizzazione di quinta precedentemente effettuata.
Con questo sistema possiamo procedere con diversi processing dello stesso materiale e provare quello più adatto semplicemente effettuando un doppio click sul ramo desiderato.
Quando abbiamo deciso quale sia l’operazione più adatta possiamo eliminare definitivamente le operazioni non più utili cliccando sul pulsante Remove active. Poiché è un’operazione che non può essere annullata, una finestra ci chiede se siamo sicuri di procedere.
Ora la finestra non mostrerà più i rami inattivi.
Attenzione, questa funzionalità di suddivisione dell’undo in rami non viene salvata con il progetto per cui siate consci che i rami inattivi verranno tutti persi al momento della chiusura del progetto e pertanto ponderate bene le vostre scelte.