Nella prima parte abbiamo dato un’occhiata alle varie sezioni ed editor presenti in Kontakt. In questo articolo cominceremo a vedere i passi per la realizzazione di un nuovo instrument.
Supponiamo di aver campionato uno strumento acustico, ad esempio un violino, di aver campionato le seguenti tecniche per ogni nota eseguibile:
- nota sostenuta lunga non vibrata
- nota sostenuta lunga vibrata
- staccato
- detachè
- pizzicato
- tremolo
Qualora si volesse approfondire la prassi esecutiva del violino ecco un buon link mentre questo è dedicato al violino in quanto strumento musicale.
Supponiamo anche di aver campionato per ogni nota tre dinamiche per ogni articolazione: f, mp, p.
Quaranta note in tutto (dal G3, sotto il Do centrale C4, al B6)
Quello che vogliamo realizzare è una libreria costituita da 6 instrument ognuno dedicato ad ogni articolazione più un instrument in grado di offrire tutte le sei articolazioni insieme. Possiamo iniziare indifferentemente dagli strumenti singoli così come da quello complesso. Partiamo proprio da quello.
I campioni, precedentemente realizzati (dopo microfonazione, editing, processing e bouncing) sono stati organizzati in un database costituito da una cartella suddivisa in sottocartelle secondo una possibile gerarchia come questa:
Per prima cosa apriamo Kontakt.
Nella barra degli strumenti, cliccando sull’icona relativa a File si apre il seguente menu.
Selezionando New Instrument nel Multi Rack comparirà uno strumento nuovo.
Viene assegnato di default al canale MIDI 1 della porta virtuale [A] e all’uscita stereo st. 1 (configurata di default). Ovviamente è uno strumento vuoto, privo di campioni e pertanto la tastiera musicale virtuale risulta non avere alcun allocazione di campioni (che colorerebbero altrimenti di blu i tasti su cui risultano mappati dei campioni).
Tastiera con campioni mappati:
Possiamo intanto rinominare lo strumento effettuando un doppio click sul suo nome.
Sostituiamo il vecchio nome con il seguente in modo da indicare che si tratterà con lo strumento che include tutte le articolazioni.
A questo punto possiamo entrare nell’editing dello strumento appena creato cliccando sul pulsante a forma di chiave inglese collocato sulla sinistra dello strumento.
Nella finestra di editing che compare la prima cosa che faremo è lavorare sui gruppi realizzando cioè quella struttura in grado di ospitare le sei articolazioni previste.
Clicchiamo sul pulsante Group Editor per visualizzare la sezione dedicata ai gruppi.
La struttura dell’editor ci appare come mostrato nell’immagine seguente. Di default viene creato un gruppo.
La progettazione dei gruppi è molto importante in kontakt in quanto possiamo associare per ognuno di esso mappature differenti di campioni e pertanto, nel nostro caso, possiamo associare ognuna delle sei articolazioni ad un gruppo specifico.
Abbiamo la possibilità di editare tutti i gruppi insieme oppure solamente quelli selezionati. Questa opzione è garantita dal seguente pulsante che si trova in alto a sinistra nel group editor.
La modalità di editing scelta (o attiva di default) è mostrata anche nella barra degli strumenti dell’Edit Instrument che si trova nella parte superiore dello strumento creato.
Se c’è un solo gruppo presente nell’editor la modalità Edit All Groups sarà la sola possibile mentre se ci saranno due o più gruppi sarà possibile anche disattivare questa opzione. Per rinominare il gruppo è sufficiente effettuare un doppio click sul suo nome.
Dobbiamo nominare il gruppo con una delle articolazioni da utilizzare. Iniziamo con quella che identifica il Sostenuto senza vibrazione.
Aggiungiamo gli altri gruppi dedicati alle restanti cinque articolazioni. Nella fila dei pulsanti dell’editor cliccate su Create Empty Group (ultimo pulsante a destra).
Nel riquadro che mostra i gruppi compare un secondo gruppo vuoto.
Rinominiamolo come abbiamo fatto per il primo gruppo scegliendo il nome dell’articolazione relativa al sostenuto vibrato e possiamo anche disattivare la funzione di editing per tutti i gruppi.
Creiamo e rinominiamo i rimanenti gruppi.
Ora che abbiamo creato i gruppi vedremo come realizzare le mappature dei campioni per ognuno di essi e come consentire all’utente di selezionare il gruppo opportuno durante la programmazione MIDI o la performance.
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