Nella prima parte abbiamo visto come ottenere il file MusicXML da un progetto di programmazione MIDI dell’orchestrazione virtuale. In questo articolo vedremo il processo di realizzazione della partitura orchestrale e utilizzeremo Sibelius, uno dei software notazionali più professionali.
Le partiture orchestrali si caratterizzano per avere due formati: uno utilizzato dal direttore dell’esecuzione (generalmente in formato A3 orizzontale) ed uno per gli esecutori (in formato A4 verticale). E’ buona norma prima di consegnare le partiture fare attenzione ad una serie di parametri che possono variare da caso a caso secondo le preferenze del direttore stesso e dei musicisti:
- strumenti in trasposizione sulla partitura del direttore
- numerazione delle misure
- indicazioni di dinamica e di agogica
- indicazioni di metrica e di metronomo
- presenza o meno di righi strumentali addizionali non registrati con l’orchestra (cantanti o strumenti solistici per esempio)
- gestione degli strumenti “divisi” nelle parti strumentali
Queste precisazioni sono essenziali da chiedere prima di iniziare il lavoro per evitare poi di dover mettere nuovamente mano al lavoro tenendo conto che spesso si arriva con tempi strettissimi a questa fase (come è successo al sottoscritto che alle 4 del mattino ancora sistemava parti che sarebbero state registrate alle 9!!!). E’ fondamentale avere a disposizione nello studio una stampante, una fotocopiatrice o una copisteria nei paraggi in modo tale da poter gestire modifiche dell’ultimo momento. Per questo lavoro l’interfaccia principale con cui relazionarsi è rappresentata dal direttore dell’orchestra, dal music librarian (colui che poi organizzerà le stampe e la distribuzioni degli spartiti nelle cartelline che saranno presenti sui vari leggii in sala di registrazione), da chi gestisce l’organizzazione della registrazione. Fortunatamente la comunicazione può avvenire in maniera telematica (email) viste le dimensioni ridotte dei file ma assicuratevi sempre che l’email contenente le varie partiture arrivino a destinazione (mettete anche il vostro indirizzo email in Cc e chiedete conferma dell’avvenuta ricezione). Ricordatevi infine che state lavorando in un processo dove siete una componente e così come avete ricevuto del materiale dovrete consegnarlo a chi viene dopo di voi per cui abbiate rispetto di queste persone fornendo un materiale il più corretto possibile per non rendergli impossibile o difficilmente gestibile l’operatività.
Una volta realizzato il file MusicXML possiamo importarlo in Sibelius. Prima di fare questa operazione prendete nota su un foglio degli strumenti utilizzati nella partitura, l’ordine con cui compaiono stando bene attenti agli strumenti che potrebbero avere un doppio rigo perchè Sibelius considera una traccia MIDI come se fosse un rigo musicale singolo e pertanto potrebbero non tornare i conti, come vedremo a breve.
Aperto Sibelius per importare il file MusicXml, in Avvio Rapido occorre selezionare importa. Al suo interno cliccate su File MusicXML.
Nella finestra che appare individuale il file ed apritelo. Successivamente comparirà la seguente schermata.
Poichè il primo passaggio riguarda la partitura del direttore si può scegliere l’impostazione seguente (comune a tutte le partiture da stampare).
Un discorso a parte occorrerebbe fare per l’House Style. Non sono molti gli utenti professionisti o quasi che usano Sibelius che conoscono l’importanza di definire un House Style appropriato da utilizzare sulle partiture che hanno caratteristiche comuni. L’House Style è un elemento fondamentale che racchiude una serie di impostazioni di base (font, elementi di impaginazione, numerazione di misure e di pagine, distanze tra oggetti e simboli, margini, rientri, ecc. ecc.). Se la partitura fa parte di un gruppo che condivide elementi comuni è bene esportare un House Style personalizzato da scegliere poi nel menu House Style della finestra (si risparmierà molto tempo nell’impostare ogni volta gli stessi parametri).
Disabilitate poi le seguenti opzioni per scegliere voi quali strumenti devono rappresentare le varie tracce esportate da Cubase.
Cliccate su OK e nella finestra che compare scegliete gli strumenti musicali corretti tenendo conto dell’elenco che compare sul foglio di carte dove in precedenza avete annotato la lista di strumenti corrispondenti alle varie tracce di Cubase. Solamente se il numero di righi musicali presenti nel MusicXML corrisponde all’elenco di strumenti che avrete abilitato in partitura sarà possibile proseguire e per questo motivo è importantissimo creare la lista sul foglio di carta.
Prima di continuare e premere OK qualche considerazione sugli strumenti presenti:
- Corni: in Cubase era presente una sola traccia e pertanto è stato deciso di aggiungere un solo rigo ma nelle partiture orchestrali normalmente i Corni sono divisi su due righi uniti da una parentesi graffa (sul rigo superiore leggeranno i Corni 1 e 2 mentre sul rigo inferiore i 3 e 4) pertanto dopo aver creato la partitura si provvederà ad aggiungere il secondo rigo di Corni. Inoltre è abitudine leggere le parti musicali dei Corni senza indicazione di chiave aggiungendo di volta in volta le alterazioni, pertanto quando inserite i righi in partitura relativi ai Corni francesi è bene scegliere questa opzione onde evitare di fare correzioni in seguito. Quando si adotta questa scelta bisogna comunque analizzare bene le parti che contengono numerose alterazioni in chiave in quanto potrebbero verificarsi casi di doppia alterazione o di trasposizione di semitono.
- Tromboni: anche in questo caso potreste avere un’unica traccia in Cubase. Nella realtà i tromboni potrebbero essere distribuiti su due tracce di cui una dedicata al trombone basso pertanto se nel progetto di Cubase avete nella traccia dei tromboni degli eventi di nota che dovranno essere eseguiti su un trombone basso vi consiglio di estrarli e di incollarli su una traccia MIDI a parte collocata subito sotto quella dei tromboni (questa operazione non è complicata, basta assegnare un canale MIDI diverso alle note eseguite dal trombone basso ed effettuare la funzione Dissolve Part (nel menu MIDI) per creare una traccia MIDI per ogni canale MIDI utilizzato nella parte originale).
- Percussioni: qui le note sono molto dolenti. Spesso le note MIDI che si utilizzano sulle tracce di Cubase non rispettano le altezze o la posizione che le percussioni hanno sui righi musicali ma tengono solamente conto delle mappature che hanno sulle tastiere virtuali dei vari kontakt, play, ecc. ecc. Ancor più attenzione occorre seguire quando si usano campioni che emulano rullate, tecniche complesse ecc. che possono coinvolgere anche più simboli.
Cliccando su OK si crea la partitura che si presenta in maniera grezza e con un possibile problema costituito da indicazioni di chiavi ogni tot misure come possiamo vedere nell’immagine seguente.
Questa presenza non gradita di chiavi dipende tutto dalla fase di esportazione in MusicXML di Cubase e relativa importazione in Sibelius. Se dovesse verificarsi potete eliminare le varie chiavi utilizzando il Filtro avanzato di Sibelius. Vediamo come funziona con un esempio.
Si seleziona l’intervallo di misure dove compaiono i cambi di chiave.
Si seleziona sul nastro Home di Sibelius, nel gruppo Seleziona, il pulsante Filtro avanzato.
Nella finestra che compare si seleziona Chiavi (sia in mostra che in Trova) e l’opzione Tutte le Chiavi
Cliccando su Seleziona tutte le chiavi presenti nel passaggio musicale selezionato saranno evidenziate.
Premendo il tasto [del] saranno rimosse.
Quei rettangoli vuoti subito dopo la stanghetta rappresentano dei cambi di tonalità e poiché non c’è modo di selezionarli tutti e rimuoverli con il filtro occorre farlo manualmente.
Per fortuna selezionando il primo e rimuovendolo si cancellano anche quelli sui righi sottostanti.
Completata la rimozione di chiavi e cambi di tonalità siamo pronti con l’aggiungere in partitura il secondo rigo per i Corni francesi e il rigo per il Trombone basso. Utilizziamo la scorciatoia di tastiera [I] per aprire la finestra corrispondente ed aggiungere i due righi.
Cliccando su OK prima di aggiungere i due righi appare una finestra che ci chiede se vogliamo ridimensionare i righi in quanto con l’aggiunta dei nuovi gli elementi musicali potrebbero sovrapporsi tra loro.
Ovviamente diremo di si e la partitura si presenterà in nuova veste grafica.
Prima di continuare è bene salvare la partitura come file di Sibelius perchè risulta ancora avere il nome e il formato musicXML.
Quindi togliamo anche qualche elemento scomodo di visualizzazione quale oggetti nascosti, segni di layout (utilizzati nella formattazione dei sistemi e delle pagine) e la linea di riproduzione disattivando le relative caselle di opzione.
Sistemiamo il doppio rigo dei Corni.
Per prima cosa aggiungiamo la parentesi graffa. Si seleziona la prima misura dei due righi di Corni.
Nel nastro Aspetto, nel gruppo Parentesi Quadra o Graffa si seleziona la Sotto-parentesi.
Ora compare un’accollatura secondaria per i due righi di Corni.
Per trasformarla in parentesi graffa occorre utilizzare le Regole di tipografia che si trovano nel nastro Aspetto e nel gruppo House Style.
Nella finestra delle Regole di Tipografia nella sezione Parentesi si può scegliere di mostrare la sotto parentesi come graffa.
Si può selezionare e cancellare una delle due indicazioni del nome dello strumento e centrare quella rimasta tramite selezione e trascinamento.
Si può aggiungere l’indicazione 1,2 (sul primo rigo) e 3,4 sul secondo utilizzando il testo normale di rigo che si può raggiungere cliccando con il pulsante destro in una zona vuota della partitura.
Ecco come comparirà l’indicazione dopo averla inserita.
In ultimo occorre correggere anche le indicazioni abbreviate per le pagine successive (basta farlo ad esempio sulla seconda pagina per averle automatiche su tutte le altre).
Prima di concludere il secondo articolo una considerazione sui nomi degli strumenti. Se si registra in paesi europei (Ungheria, Romania, Bulgaria, ecc.) potrebbe essere necessario indicarli in lingua inglese pertanto verificate se occorre farlo. In tal caso si può scegliere di aggiungere gli strumenti direttamente in lingua inglese attivando la casella nella finestra che consente di aggiungere gli strumenti. Se invece l’avete già scritti in italiano basta effettuare un doppio click sul nome e modificarlo direttamente.
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