Inserire in Sibelius messaggi CC MIDI per gestire il cambio di articolazioni delle librerie della Vienna

Con il Sibelius 7 è stata notevolmente ampliata la libreria interna di suoni disponibile che offre praticamente tutti i suoni e le articolazioni disponibili, facilmente gestibile grazie ai Sound ID e alle parole sensibili definite nel Dizionario presente nel gruppo Interpretazione del nastro Riproduci.

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Cliccando su di esso, nella finestra che compare possiamo osservare che esistono delle parole che, una volta inserite nella partitura, hanno effetto sui suoni assegnati ai vari righi musicali. Nell’immagine seguente possiamo vedere come inserendo in partitura il testo pizz. (in riferimento ad uno strumento ad arco) si produce nel punto di collocamento un cambio di sound ID che cercherà nella libreria virtuale utilizzata la presenza di un’articolazione (patch) di suoni con tecnica pizzicato.

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La forza della libreria di suoni fornita con Sibelius è proprio nella sua organizzazione sulla base dei sound ID e pertanto il cambio delle articolazioni è semplicissima. Consideriamo l’immagine seguente.

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E’ relativa ad un piccolo esempio musicale. Utilizzando dei testi e dei simboli musicali automaticamente andiamo a scegliere le articolazioni che saranno utilizzate dalla libreria interna dei suoni: nella misura 1 i punti di articolazione presenti sulle quattro semiminime caricheranno l’articolazione staccato, le legature di portamento nelle misure 2 e 6 saranno interpretate con l’articolazione legato mentre le parole pizz. arco determineranno l’inizio e la fine dei suoni con articolazione pizzicato. Niente di più semplice. Ascoltiamo il risultato.

La libreria interna non è di altissima qualità e se l’utenza necessita di suoni più realistici Sibelius consente l’utilizzo di librerie sonore diverse da quella fornita. Personalmente trovo fantastico il modo con cui Sibelius e la Vienna Symphonic Library interagiscono. Nella scrittura dell’esempio esistono diversi cambi di articolazione che sono gestiti tramite testo e simboli. La Vienna consente di caricare più articolazioni contemporaneamente che vengono poi suonate (sempre una alla volta) attraverso diversi sistemi (keyswitch, control change, ecc.). Vediamo come far suonare l’esempio musicale alla libreria Special Edition della Vienna. Innanzitutto sappiamo che ci occorrano le seguenti articolazioni: staccato, legato, pizzicato. Prima però occorre creare un Sound Set nuovo in cui attivare almeno un lettore della Vienna. Il Sound Set è il modo con cui Sibelius riconosce le librerie di suoni. Nel gruppo Configurazione del nastro Riproduci cliccate sul piccolo pulsanti in basso nell’angolo destro.

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Si apre la seguente finestra.

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Mostra il Sound Set attualmente in uso (si veda in alto a sinistra Configurazione). Nei due grandi riquadri sono mostrati a sinistra (Periferiche disponibili) i Virtual Instrument che sono istallati sul computer e quindi riconosciuti da Sibelius, a destra (Periferiche attive) quelle utilizzate nel Sound Set attivo. Occorre creare un nuovo Sound Set per cui si clicca sul pulsante Nuovo Nella piccola finestra che compare inseriamo il nome più opportuno da dare al nuovo Sound Set.

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Cliccando su OK la finestra si chiude ed ora siamo pronti a definire quali virtual isntrument potranno essere utilizzati quando selezioneremo questo Sound Set.

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Di Default è sempre riconosciuto il Sibelius Palyer (che in realtà è basato sul campionatore Structure presente in Pro Tools). Per aggiungere un lettore Vienna occorre selezionarlo e cliccare sul pulsante Attiva>>>. Al termine dell’operazione, il Vienna Instrument Pro compare nell’elenco delle Periferiche attive e può essere utilizzato da Sibelius.

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Prima di chiudere la finestra occorre salvare il Sound Set per cui clicchiamo sul pulsante Salva. La finestra si chiude e si ritorna alla partitura.

Nel Gruppo Pannelli del Nastro Vista attiviamo l’opzione Mixer.

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In basso ora comparirà il Mixer dove sarà possibile non solo regolare i livelli dei suoni ma scegliere anche quale libreria sonora utilizzare.

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Nel mixer è presente (colore blu) il canale relativo al rigo di Violini, il canale del Click del metronomo seguito (colore verde) dai canali dei Virtual Instrument riconosciuti dal Sound Set in uso. In ultimo (colore rosso) sono mostrati quattro canali relativi a possibili effetti plus-in da utilizzare in modalità send di cui parleremo in un prossimo articolo. Sulla sinistra del mixer è presente una fila verticali di pulsanti di opzione. Sotto il piccolo indicatore della CPU cliccando due volte sul pulsante più in alto è possibile espandere verticalmente il mixer stesso nella seguente modalità.

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Nella parte superiore del canale relativo ai Vl. 1 sono compari dei riquadri neri con delle opzioni mostrate con righe verdi. Cliccate sul riquadro nero centrale (il secondo a partire dall’alto), compare un menu che consente di allocare il Virtual Instrument che fornirà i suoni per il rigo dei Violini I.

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Selezioniamo Vienna Instrument Pro per comunicare a Sibelius che tutti i suoni prodotti sul rigo musicale dei Violini I saranno forniti dal lettore della Vienna.

Per poter scegliere i suoni occorre aprire l’interfaccia utente del lettore per cui selezionate il piccolo pulsante che si trova alla destra di quello con l’icona dell’altoparlante sopra la manopola di controllo del pan.

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Si apre la finestra che mostra il Vienna Instrument Pro.

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Il lettore è vuoto per cui occorre scegliere i suoni. Ci sono tre modi di caricare i suoni: attraverso un preset, una matrice, una selezione di patch.

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La differenza è sostanziale: scegliendo un preset si caricheranno i suoni di un’intera sezione (archi, legni, ecc. ecc.) ma poiché si potrà suonare solamente un’articolazione per volta il risultato sarà un enorme ed inutile spreco di memoria RAM dato che nel nostro caso ci occorreranno solamente alcune articolazioni dei violini 1. Caricando una matrix invece si sceglierà di avere la disponibilità di tutte le articolazioni di un unico strumento (violini 1 opp. viole) disponibili nella libreria in utilizzo (nel nostro caso la Special Edition). La scelta migliore consiste invece di caricare una o più patch in modo tale da risparmiare al massimo la memoria RAM dato che caricheremo solamente le articolazioni che ci occorreranno. Per prima cosa clicchiamo sulla scritta Special Edition patches. Compare un elenco che mostra tutti i preset disponibili.

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Decidiamo di scegliere come preset la Chamber Strings per avere dei suoni di violini in formazione cameristica. L’elenco si espande ulteriormente mostrando le varie articolazioni disponibili per la sezione.

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Selezionando una possibile patch da utilizzare (nell’immagine seguente abbiamo scelto lo staccato per i violini) possiamo leggere in basso alcune informazioni utili tra le quali il consumo di RAM previsto.

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Al centro della finestra del lettore Vienna è presente un’area che mostra una matrice bidimensionale le cui caselle sono indicate da una lettera (indica la riga) seguita da un numero (indica la colonna). Ogni casella potrà ospitare un’articolazione definita da una patch. Di default è definita una matrice costituita da una sola casella che sarà la A1.

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Poiché ci occorrono tre articolazioni possiamo aggiungere altre due caselle alla matrice cliccando sull’angolo destro basso della matrice e trascinando con il mouse. Possiamo quindi creare una matrice 3×1.

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Creato lo spazio occorre inserire le articolazioni che ci occorrono nelle caselle della matrice. Questa operazione avviene attraverso la selezione della patch nell’elenco e il trascinamento con il mouse all’interno di una casella. Quando con il mouse si passa sopra la casella, questa si colora di Blu. E’ presente anche una etichetta di testo (che si muove con la posizione del mouse) che indica la patch che si sta per assegnare ad una casella.

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Per assegnare l’articolazione alla casella basta rilasciare il mouse.

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La casella ora riporta il nome abbreviato dell’articolazione. Completiamo l’assegnazione delle articolazioni occorrenti.

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Se ora mandassimo in play l’esempio musicale, sentiremo tutte le note suonate con l’articolazione selezionata (il pizzicato). Per controllare l’utilizzo delle articolazioni e decidere quindi chi suona cosa, il Vienna Instrument Pro mette a disposizione una Matrix Control.

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E’ quindi possibile scegliere una sorgente di controllo per spostarsi tra le celle di una riga (la A nel nostro caso) attraverso l’asse X ed una per moversi lungo le celle di una colonna (non è il nostro caso) attraverso l’asse Y. Le sorgenti di controllo sono dei parametri MIDI (Control Change, KeySwitch, Pitch Wheel, Speed, Velocity, Interval Map, Sequence Map). Nel nostro caso utilizziamo il Control Change 50.

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Nel momento che è stato assegnato l’asse X viene diviso in tre intervalli di valori ognuno dei quali consentirà la selezione automatica di un’articolazione.

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Per conoscere quali sono gli intervalli assegnati alle varie articolazioni è sufficiente cliccare su una barra di divisione per far apparire tali valori.

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E così, scegliendo un valore del CC50 compreso tra 0 e 42 potremo selezionare l’articolazione in A1 (lo staccato), tra 43 e 84 l’articolazione in A2 (il legato) e infine tra 85 e 127 l’articolazione in A3 (il pizzicato).

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Definita la modalità di selezione delle articolazioni occorre aggiungere in partitura dei messaggi MIDI relativi al CC50. A tal fine possiamo utilizzare un testo e precisamente il testo normale che può anche essere scelto dal menu contestuale che si apre cliccando con il pulsante destro in una zona vuota della partitura.

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Una volta cliccato con il mouse nel punto di inserimento inserite il seguente testo:

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Il simbolo della tilde (~) indica che il testo che segue è un messaggio MIDI pertanto CC50 indicherà che è un messaggio di control change n° 50 mentre il numero che segue la virgola è il valore del messaggio. Per inserire il simbolo della tilde:

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Questo tipo di testo sarà nascosto (in quanto messaggio MIDI) quindi una volta inserito, per poterlo spostare nella posizione giusta occorre abilitare gli oggetti nascosti; per farlo verificate se nel gruppo invisibili del nastro Vista avete attivato l’opzione Oggetti Nascosti.

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Se l’opzione è attiva gli oggetti nascosti (e quindi il nostro testo relativo al messaggio MIDI) appaiono in grigio.

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Selezionandoli possiamo collocarli precisamente grazie alla linea di collegamento che appare.

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Una volta inseriti, non ci resta che ascoltare il tutto per verificare la correttezza delle nostre azioni.

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Informazioni su silviorelandini

sound designer, docente di tecnologie musicali (Conservatorio S. Cecilia, Saint Louis College of Music), direttore iitm
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5 risposte a Inserire in Sibelius messaggi CC MIDI per gestire il cambio di articolazioni delle librerie della Vienna

  1. LUIGI ESPOSITO ha detto:

    caro Silvio Relandini, grazie per tutte le informazioni.Una domanda: per gestire le articolazioni in Sibelius, è necessario acquistare una libreria Vienna, oppure si possono gestire anche con la sua libreria interna o con il software Kontakt?GrazieLuigi

    Luigi EspositoMobile: +39/3381825657mail: lues@libero.ithttp://www.luigiesposito.net

    • silviorelandini ha detto:

      ciao Luigi, intanto grazie a te per aver letto l’articolo. Non è necessario, puoi usare tranquillamente la libreria interna. Purtroppo si fa un po’ fatica ad utilizzare le librerie sviluppate con Kontakt, soprattutto quelle che basano la selezione delle articolazioni sui canali MIDI

  2. Cristiano ha detto:

    Salve, ho trovato molto utile l’articolo, in effetti ho sempre voluto inserire alcuni messaggi midi. Grazie a lei sono riuscito a far funzionare anche con Aria Player e le garriate jazz e Big Band la sordina Plunger. Avrei una domanda (se possibile) come faccio a creare un inviluppo del valore di cc16 (messaggio per controllare l’apertura della sordina). Mi spiego meglio, se su Sibelius 7 ad esempio volessi applicare su una nota di 4/4 un inviluppo dell’apertura della sordina da 50% a 100%, non in maniera repentina bensì graduale, un po’ come per le forcelle di dinamica per intenderci.. come posso farlo? Che messaggio dovrei usare? Grazie in anticipo della risposta e ancora complimenti per l’ottimo articolo.

    Cristiano

  3. silviorelandini ha detto:

    Ciao Cristiano, grazie. Per effettuare degli inviluppi se non erro si può utilizzare un plug-in perché il metodo alternativo sarebbe quello di inserire tanti messaggi singoli molto ravvicinati. Prometto che farò un articolo a breve per spiegare come fare. Grazie ancora per il commento e per le letture degli articoli del blog

  4. Luca Orioli ha detto:

    CIao SIlvio grazie per la tua competenza sia musicale che tecnica. I tuoi consigli sono stati utilissimi.
    Ti faccio una domanda : per gestire le articolazioni del Vienna tramite Sibelius, invece che cambiarle tramite i controller (~CC50,ecc), è possibile assegnare i Keyswitch a Sibelius (cioè assegnare delle note da tenere poi nascoste nella partitura?).
    Spero di essermi spiegato 🙂
    Grazie ancora.
    Luca

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