Lezioni di Sibelius 7 – 22 (il playback: il mixer – prima parte)

Probabilmente avrete notato che durante la scrittura delle note vengono prodotti dei suoni corrispondenti sia all’altezza inserita che allo strumento utilizzato. Sibelius possiede un sequencer interno piuttosto evoluto per consentire al compositore, al copista, al docente e ai suoi allievi e in generale, all’utenza musicale, di ascoltare sia in tempo reale che successivamente tutte le parti scritte. Assieme al programma viene fornita una libreria sonora piuttosto vasta istallabile grazie a 3 DVD forniti, chiamata Sibelius Sound, che offre il supporto timbrico per la quasi totalità degli strumenti musicali ma è anche possibile aggiungere altri strumenti e librerie virtuali sviluppate da altre aziende nonchè utilizzare dell’hardware esterno (campionatori, sintetizzatori, batterie elettroniche) collegate via MIDI. L’intera configurazione sonora costituisce la configurazione playback. Nelle versioni precedenti di Sibelius, le librerie sonore incluse utilizzavano la tecnologia Kontakt di Native Instrument che forniva un lettore virtuale che emulava una workstation. A partire dalla versione 6 invece è stato creato il Sibelius Player, basato sulla tecnologia Avid relativa al campionatore virtuale Structure utilizzato in Pro Tools. Il nuovo player può caricare fino a 128 suoni alla volta ma questa possibilità dipende dalla RAM: se avete 2 GB di RAM potrete caricare fino a 64 timbri mentre per avere i 128 occorre possederne più di 2 GB.

Per la selezione dei timbri da associare ai vari righi musicali, Sibelius automaticamente sceglie il miglior suono disponibile sfruttando la tecnologica chiamata SoundWorld (nello specifico, chiamata Sibelius Standard SoundWorld, S3W) che cataloga i suoni utilizzando un nome classificato che costituisce un Sound ID. Poichè il nome tipicamente è costituito dalla famiglia strumentale, dal nome dello strumento e si conclude con la tecnica specifica da utilizzare, ecco che, se si vuole un timbro di violini pizzicati, il Sound ID ha la seguente struttura: strings.violin.ensemble.pizzicato. Per poter suonare un Sound ID Sibelius ovviamente deve conoscere quanti e quali suoni sono disponibili e pertanto realizza un file XML, chiamato Sound Set, che mostra l’elenco di tutti i Sound ID che la libreria contiene ed anche i messaggi MIDI necessari per suonarli.

Per la gestione del playback e del sequencer si utilizza il nastro Riproduci grazie al quale è possibile scegliere la libreria sonora, controllare le velocity delle singole note, stabilire l’andamento meccanico o rubato del tempo, definire come i vari segni musicali influiscono il playback e molte altre funzioni ancora.

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La partitura è come se fosse costituita da una sequenza di tracce MIDI, ognuna per ciascuno strumento presente in essa. Ecco che nella figura i cinque righi (oboe, violini I, violini II, viole, violoncelli) sono equivalenti a cinque tracce MIDI. Per ogni rigo potremmo avere più suoni che si susseguono in sequenza a seconda della tecnica strumentale utilizzata: ad esempio i violini I potrebbero essere in modalità legata, staccata, pizzicata ecc. I suoni utilizzati dipendono dalla scrittura musicale utilizzata. A ciascun rigo è assegnato comunque un Sound ID iniziale che può essere variato durante l’esecuzione del brano. Per una serie di controlli sul timbro quali ad esempio il volume, il panpot, l’utilizzo di effetti, possiamo utilizzare il Mixer interno , selezionabile dal gruppo Pannelli del nastro Vista oppure semplicemente utilizzando la scorciatoia da tastiera [M].

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Una volta attivata la casella Mixer la sua finestra relativa appare in basso nella partitura in un’area orizzontale ad essa dedicata.

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Ogni rigo musicale presente in partitura (e quindi ogni strumento musicale) possiede il suo canale nel mixer rappresentato con un colore celeste. Il nome del canale è rappresentato con il nome abbreviato dello strumento musicale utilizzato in partitura. L’ordine dei canali da sinistra verso destra rispetta l’ordine di posizionamento dei righi nella partitura e pertanto poichè abbiamo Oboe, Violino I, Violino II, Viola, Violoncello avremo nel mixer i canali Ob., Vl. I, Vl. II, Vla. Vc. Un sesto canale (corrisponde sempre all’ultimo ovvero il primo a destra tra quelli colorati di celeste) è dedicato al Click del metronomo.

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Avrete senz’altro notato che alcuni canali mostrano un piccolo pulsante sopra il nome del canale.

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La presenza o meno di questo pulsante dipende dalla tipologia di suoni utilizzata. Una volta premuto compare sulla destra del canale un’area che mostra una serie di manopole dedicate al controllo di alcune caratteristiche timbriche.

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Con il fader del canale è possibile controllare il livello (volume) di segnale. Alla destra del fader di ogni canale è presente un indicatore verticale di meter grazie al quale possiamo vedere il livello del segnale che transita nel canale stesso.

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Se il livello del segnale è troppo basso si alza la manopola del fader per aumentare il volume del segnale mentre se è troppo alto allora si abbassa la manopola.

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Quando interveniamo sul fader diminuendolo o aumentandolo compare un riquadro che mostra il valore del Volume che non viene espresso in decibel (dB) ma essendo riferito al messaggio MIDI di Control Change n° 7 (relativo appunto al Volume MIDI) mostra un’escursione di valori nell’intervallo 0-127. Di default il volume è impostato sul valore 95.

Nel mixer è possibile visualizzare anche altri tipi di canale.

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I canali viola sono una specie di canali gruppo e sono dedicati alle varie famiglie strumentali. Poichè nella partitura è presente l’oboe e i violini, viole e violoncelli abbiamo due famiglie orchestrali (legni ed archi) e pertanto nel mixer sono presenti i due canale dedicati ai fiati e agli archi. I canali di colore verde sono invece associati ai virtual instrument utilizzati. Nel caso dell’esempio utilizzato è presente il sono Sibelius Player. Infine, i canali di colore arancione sono quattro canali FX che possono ospitare ognuno degli effetti che possono essere utilizzati in modalità send. Le varie tipologie di canali possono essere mostrate o nascoste nel mixer intervenendo sui quattro pulsanti collocati a sinistra dei canali.

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Esiste anche il canale Master del mixer ovvero quello che raccoglie tutte le varie uscite e che viene mostrato se si clicca sul seguente pulsante collocato sopra quelli appena visti.

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Una volta premuto il puslante compare nel mixer il canale master collocato subito a sinistra dei canali degli strumenti.

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Il seguente pulsante espande il mixer mostrando numerose funzioni per i vari canali.

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Se cliccate una volta su di esso il Mixer mostrerà a seconda della tipologia dei canali le funzioni del solo, del mute, del panpot e il controllo TRIM. che regola l’ingresso del segnale nei canali FX.

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Effettuando un secondo clic sul pulsante il mixer effettua un’altra espansione mostrando nuovi controlli.

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Per i canali relativi agli strumenti musicali a partire dal basso abbiamo il pulsante con l’icona dell’altoparlante e che è utilizzato per ascoltare il suono di prova, subito dopo c’è il pulsante che mostra o nasconte l’interfaccia del i utilizzato tenendo conto che nel caso del Sibelius Player non è possibile vederla. Sopra i due pulsanti appena descritti sono presenti tre riquadri neri con scritte verdi. A partire dal basso verso l’alto, il primo consente di scegliere il sound ID iniziale per lo specifico rigo, il secondo di scegliere il virtual instrument che fornirà i suoni, il terzo mostra il canale MIDI.

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Per il canale relativo al click del metronomo abbiamo il pulsante con l’icona di un metronomo classico e che consente di aprire una finestra di impostazioni. Accanto è presente il pulsante che mostra l’interfaccia del virtual instrument che fornirà il timbro per il click. Sopra sono presenti due riquadri neri con scritte verdi: quello inferiore consente di scegliere il virtual instrument che darà il timbro al click mentre quello superiore mostra il canale MIDI assegnato al click.

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Cliccando sul pulsante con l’icona del metronomo si apre la seguente finestra di impostazioni.

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E’ possibile scegliere il suono da utilizzare cliccando sui pulsanti con i tre puntini che sono alla destra del nome del suono attualmente in uso. Comparirà un elenco dal quale è possibile scegliere il suono preferito.

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Informazioni su silviorelandini

sound designer, docente di tecnologie musicali (Conservatorio S. Cecilia, Saint Louis College of Music), direttore iitm
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