Vediamo quali sono le parti fondamentali di uno strumento della famiglia degli archi riferendoci al caso del violino.
Grazie al passaggio di energia dalle corde alla tavola armonica e all’influenza del tipo di legno usato, dei fori e dell’aria, vengono a prodursi tutte le componenti sinusoidali armoniche e non. Alcuni fenomeni di risonanza amplificando l’energia di alcune frequenze influiscono e danno il timbro caratteristico ai vari strumenti della famiglia.
La risonanza con frequenza più bassa è quella che coinvolge l’aria interna e quindi i fori ad effe e la cassa. La frequenza di risonanza dell’aria dipende dal volume della cassa e dall’area dei fori secondo la nota formula creata da Lord Rayleigh.
Questa risonanza è molto importante per la definizione dell’intervallo di frequenze basse e per i vari strumenti della famiglia risulta essere:
- Contrabbasso: 60 Hz
- Violoncello: 100 Hz
- Viola: 250 Hz
- Violino: 300 Hz
Ovviamente esistono altre risonanze molto importanti. Per il violino sono:
- Risonanza principale della tavola armonica: 500 Hz
- Risonanza principale del legno: 1000 Hz
- Altre risonanze del legno sono posizionate in un intervallo compreso tra i 1400 e i 4000 Hz e determinano la sonorità dello strumento
Queste risonanze sono molto importanti. Provate ad intervenire con l’equalizzatore su una traccia dove è registrata una parte di violino singolo o di violini e centrate le bande dell’equalizzatore sulle varie frequenze di risonanza. Provate ad enfatizzare o attenuare le bande ed ascoltate come cambia il timbro complessivo del violino.
Conoscendo i rapporti di frequenza che esistono tra il violino, la viola, il violoncello e il contrabbasso non è complicato ricavarsi le frequenze di risonanza per ognuno di essi.