Orchestrazione Virtuale: gestire parti MIDI che sono collegate a virtual instrument che utilizzano i canali MIDI per la gestione delle articolazioni (patch)

Nella realizzazione di progetti che prevedono la programmazione MIDI al fine di realizzare orchestrazioni virtuali possiamo utilizzare librerie sonore che consentono di utilizzare le diverse articolazioni (legato, sustain, spiccato, ecc.) attraverso i keyswitch (come avviene ad esempio con la Vienna) oppure i canali MIDI (come nella maggioranza dei casi in Kontakt). E’ anche noto che il primo caso è quello che semplifica di molto la programmazione mentre nel secondo caso esistono maggiori difficoltà soprattutto per via dell’utilizzo dei control change che sono messaggi di canale. In questo articolo analizzeremo alcune questioni relativamente alla gestione di progetti che hanno tracce MIDI assegnate ad uno o più Kontakt che utilizza librerie basate sull’assegnazione di articolazioni tramite canale MIDI. Partiamo dal caso più semplice ovvero un Kontakt con due sole articolazioni di cui la prima sul canale 1 e la seconda sul canale 2.

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La Berlin Strings è a mio parere una delle migliori librerie di archi. Nell’immagine sono presenti due articolazioni, uno staccato sul canale 1 e un sustain sul canale 2.

L’immagine seguente mostra una parte MIDI realizzata in Cubase e collegata al Kontakt.

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Il colore degli eventi è stato assegnato al canale MIDI per cui le note blu sono sul canale 2 (sustain) mentre quelle rosse sul canale 1 (staccato). Il controllo di dinamica della libreria prevede il parametro velocity Xfade, assegnato al CC1 (modulazione wheel) che consente di passare tra i vari layer assegnati a diversi intervalli di velocity rendendo così più efficace gestire i crescendi e i diminuendi anziché utilizzare il classico CC11 (Expression) che consente di effettuare un crescendo o un diminuendo però all’interno del sono layer triturato con un valore specifico della velocity. Quando si deve programmare il CC1 dobbiamo tenere conto che nella nostra parte sono presenti note che hanno canali MIDI differenti e pertanto anche i messaggi CC1 che si riferiscono a loro devono essere posizionati su due canali diversi. Possiamo procedere in tre modi nella programmazione:
1) rimanere nella stessa parte ed assegnare i canali MIDI anche ai messaggi di CC1;
2) dividere la parte in due parti ognuna su un canale MIDI specifico e poi programmare su ciascuna i messaggi di CC1;
3) rimanere nella stessa parte utilizzando la funzionalità Note Expression senza preoccuparci dei canali MIDI.

PRIMO CASO

Per prima cosa si realizza la programmazione del CC1 senza tenere conto del canale MIDI.

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Si seleziona la parte relativa alle note sul canale 2 (perché di default se la traccia originale è impostata sul canale 1 vengono scritti i vari messaggi di canale direttamente sul’1) e si cambia l’assegnazione di canale (all’1 al 2).

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Ricordate sempre che per ascoltare una parte che ha al suo interno eventi su canali MIDI differenti occorre impostare la traccia (nel suo Inspector) che ospita la parte sul canale MIDI any anziché specificare un canale.

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Effettuando il playback ascolterete il risultato sperato. Questo metodo funziona in questi casi semplici. Nel caso invece mostrato nell’immagine seguente la situazione è più complessa e praticamente risulta impossibile utilizzare questo metodo. La parte di violini 1 ha un divisi di cui una una sezione suona con lo staccato e l’altra con il sustain.

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Possiamo utilizzare il secondo o terzo caso.

SECONDO CASO

Dividiamo la parte in due parti ognuna assegnata al proprio canale MIDI. A tal fine occorre selezionare la parte e scegliere Dissolve Part nel menu MIDI. Compare la seguente finestra.

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Quello che vogliamo ottenere è una separazione tramite i canali pertanto lasciamo tutto invariato e cicchiamo su OK. Vengono create altre due tracce MIDI assegnate ciascuna al canale MIDI di riferimento mentre la parte originale è posta in mute.

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La parte chiamata VIOLINI 1 2 contiene le note che hanno canale 2 mentre VIOLINI 1 1 le note sul canale 1. A questo punto su ogni parte possiamo programmare il CC1 e risolviamo brillantemente la questione. Possiamo poi decidere se tenere nel progetto visualizzata la parte originale e nascondere le due oppure fare il contrario. Se avete una versione di Cubase 8 o 7.5 anziché visualizzare l’Inspector potete scegliere la visibilità delle tracce.

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Se volete vedere solamente la parte originale basta disattivare le altre due.

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Nel caso contrario occorre disattivare la traccia con la parte originale.

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In ogni caso la disattivazione è solamente visiva mentre tutto continuerà a suonare senza alcun problema.

TERZO CASO

La funzionalità Note Expression è un punto di forza e di eccellenza che Cubase ha rispetto agli altri software che offrono più o meno le stesse funzioni di programmazione MIDI. Nel Key Editor possiamo vedere questa funzione nell’Inspector.

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Si attiva il messaggio che si vuole scrivere (nel nostro caso il CC1).

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Quindi si selezionano ad esempio le note dello staccato.

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Effettuando un doppio clic su una qualsiasi delle note selezionate si apre un riquadro della lunghezza della selezione.

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Utilizzando la matita o lo strumento linea possiamo scrivere l’andamento che deve avere il CC1.

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Non dobbiamo dire che stiamo scrivendo sul canale 1 perché il canale viene impostato automaticamente da quello delle note selezionate. Ora dobbiamo ripetere la stessa procedura per le note di canale 2. La selezione è più complicata e per semplificare le cose possiamo avvalerci del logica editor (che si seleziona dal menu MIDI) dove specificheremo che vogliamo selezionare solamente le note appartenenti al canale 2.

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Cliccando su Apply potremo vedere che tutte le note sul canale 2 all’interno della parte vengono selezionate.

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A questo punto ripetiamo la procedura.

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La programmazione è terminata.

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Informazioni su silviorelandini

sound designer, docente di tecnologie musicali (Conservatorio S. Cecilia, Saint Louis College of Music), direttore iitm
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