Kontakt: impariamo a creare patch e librerie sonore (sesta parte)

Nella costruzione di una libreria sonora abbiamo visto nei precedenti articoli (puntata uno) come realizzare mappature ed utilizzare i gruppi. Non abbiamo ancora esaurito l’argomento in quanto manca il caso di gruppi basati sui cosiddetti round robin. E’ noto che suonando la stessa nota ripetutamente più volte in sequenza l’orecchio percepirà il tutto come incredibilmente finto (come l’effetto prodotto dal battere uguale di un martello pneumatico) in quanto stiamo mandando in playback lo stesso campione. Per evitare questo fenomeno percettivo chi campiona le varie note emesse dal musicista chiede allo stesso di suonare la stessa nota più volte (ad esempio 2, 3, 4 volte) in modo tale da avere diverse versioni. Pensate ad esempio allo staccato di un violino. Se fate suonare la stessa nota per quattro volte al violinista chiedendo di suonarla con un valore dinamico pari ad esempio al piano, per quanto bravo potrà essere il violinista nel cercare di ripetere in maniera uguale le varie note produrrà in realtà quattro suoni leggermente differenti in ampiezza (applicherà quattro forze differenti con l’archetto), altezza (comunque nella ripetizione l’archetto sarà sempre spostato di una lunghezza piccolissima rispetto alla volta precedente) e durata (ogni volta la nota potrà essere appena più lunga o più corta di quella precedente). Mettendo queste note differenti in sequenza nel caso si realizzi una ripetizione l’orecchio percepirà queste micro variazioni di tempo, altezza ed ampiezza come un evento non più meccanico bensì naturale.

La programmazione di mappature con tecnica di round robin prevede la realizzazione di un numero di gruppi pari al numero di campioni diversi realizzati per la stessa nota. La nomenclatura dei gruppi prevede un suffisso rrx con x numero intero che indica il numero di round robin. Se ad esempio abbiamo campionato 4 versioni della stessa nota staccato avremo 4 round robin e pertanto il nome da dare ai gruppi potrebbe essere staccato rr1, staccato rr2, staccato rr3, staccato rr4.

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La procedura di selezione dei vari gruppi si deve attivare quando si suona la stessa nota. Se si suona per 6 volte la nota con la stessa altezza partendo dal gruppo staccato rr1 si avrà la seguente sequenza: staccato rr1, staccato rr2, staccato rr3, staccato rr4, staccato rr1, staccato rr2. L’attivazione ciclica dei round robin avviene attraverso le Group Start Options. Selezioniamo il gruppo staccato rr1 e cicchiamo sul pulsante Group Start Options.

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Come abbiamo già visto nelle precedenti puntate compare un menu chiamato Group Starts il cui valore predefinito è always. Nel menu selezioniamo invece cycle round robin

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Una volta scelto il valore, sulla destra compare anche il parametro Position in round robin chain che determina la posizione del gruppo all’interno della sequenza. Essendo il primo gruppo lo lasciamo sulla posizione 1.

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A questo punto ripetiamo le operazioni per il gruppo staccato rr2 scegliendo la posizione 2.

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Alla fine impostiamo gli ultimi due gruppi.

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A questo punto effettuiamo una prova suonando una nota specifica. Se abbiamo selezionato il pulsante Select by Midi possiamo osservare che si accenderà il primo gruppo (staccato rr1).

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Suoniamo ancora la stessa nota, questa volta suonerà il campione presente nel secondo gruppo (staccato rr2).

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Suonando ancora la stessa nota verranno attivati prima il campione del terzo gruppo (staccato rr3) e poi del quarto (staccato rr4).

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Risuonando ancora la nota il ciclo ricomincerà da capo con il primo gruppo.

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Informazioni su silviorelandini

sound designer, docente di tecnologie musicali (Conservatorio S. Cecilia, Saint Louis College of Music), direttore iitm
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9 risposte a Kontakt: impariamo a creare patch e librerie sonore (sesta parte)

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  3. Giancarlo ha detto:

    Salve. Innanzitutto vorrei ringraziarla per quest’articolo che mi è stato essenziale. Ora: premettendo che quello che ho realizzato è un piccolo kit di percussioni, ho il problema che con suoni tipo il vibraslap, sono costretto ad impegnare mezzo pattern, per farlo suonare tutto. C’è un modo per inserire tutta la lunghezza del suono anche in un “quadratino” corto? La ringrazio per l’attenzione

    • silviorelandini ha detto:

      salve, se vuole “accorciare” il timbro deve effettuare un’operazione di time stretch che ne riduce la lunghezza. A tal fine si importa il campione in un editor audio superiore, si effettua l’operazione e si esporta il tutto e infine si rimappa il nuovo campione sul gruppo di kontakt che lo ospitava

  4. Tony69 ha detto:

    Salve innanzitutto le faccio i mie complimenti..sicuramente mi può aiutare, ho diversi drum kit già impostati in cui gli hi hat open non chiudono quando premo il tasto hi hat closed come dovrebbero. So che si devono creare dei groups e impostarli in monofonici ma non ci riesco.A quando un suo tutorial di come creare o modificare un drumkit? Grazie

  5. Adriano Castaldini ha detto:

    Buongiorno professore, grazie di questa utilissima guida. Non ho capito se i vari round robin (RR1, RR2, ecc.) debbano essere sample separati conservati in sotto-cartelle delle dinamiche (quindi sotto-cartelle delle cartelle F, MP, P). E nel caso fosse corretto, i gruppi RR risulterebbero “nidificati” rispetto ai gruppi di articolazione? Grazie infinite

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