Kontakt: impariamo a creare patch e librerie sonore (settima parte)

Il WAVE Editor di Kontakt (prima parte)

Nella creazione delle sound library è importante avere a disposizioni funzioni per la realizzazioni di processing sui vari sample. Il Wave editor in Kontakt assolve al seguente compito e consente di intervenire sui campioni costituenti le zone nelle mappature dei vari gruppi per realizzare loop, slice, inviluppi ed interventi di tipo distruttivo.

L’editor è diviso in 5 parti:

  1. nella parte superiore è presente una barra degli strumenti contenente funzioni e controlli principalmente per il playback.
  2. subito sotto è presente la barra di stato che mostra diversi aspetti relativamente alla zona corrente come ad esempio le posizioni di inizio e di fine del campione in utilizzo (indicate in unità sample);
  3. al centro c’è la larga finestra che mostra la forma d’onda e consente di effettuare diversi editing grafici grazie anche ad un righello temporale;
  4. subito sotto, sulla sinistra è presente un riquadro contenente 4 sezioni per creare loop, sincronizzare le zone di slice al tempo della song, creare ed editare inviluppi, per editare in maniera distruttiva il campione.
  5. sulla destra c’è un pannello chiamato grid che consente di definire dei marker in posizioni rilevanti ritmicamente.

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Il Wave editor può essere aperto come finestra indipendente cliccando sulla freccia a destra del pulsante che abilita l’apertura dell’editor.

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Se si apre in tal senso, nella barra degli strumenti compare un menu size grazie al quale possiamo aumentare o diminuire la grandezza della finestra indipendente dell’editor.

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Con lo strumento lente di ingrandimento possiamo effettuare uno zoom nella finestra compiendo una selezione con il mouse (che ci viene mostrata all’interno di un riquadro dai contorni bianchi che viene).

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Una volta effettuata la selezione, l’area racchiusa nel riquadro prende tutta la finestra centrale relativa alla forma d’onda.

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Per riportare la finestra al valore di zoom iniziale basta effettuare un singolo clic al suo interno utilizzando ancora lo strumento lente. Dopo lo strumento lente è presente una sezione dedicata al posizionamento del cursore in punti specifici del campione.

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A partire da sinistra verso destra i pulsanti sono:

– jump to zone start che porta la finestra a visualizzare la forma d’onda nel punto dove è collocato il marker iniziale (quello di colore verde indicato con la S e che potrebbe non coincidere con l’inizio del campione),
– jump to loop start: la forma d’onda viene centrata sul punto d’inizio della regione di loop corrente selezionata,
– zoom to loop: l’area costituente il loop va ad occupare tutta la finestra centrale che mostra l’onda sonora associata al campione,
– jump to loop end: la forma d’onda viene centrata sul punto di fine della regione di loop corrente selezionata,
– jump to zone end: porta la finestra a visualizzare la forma d’onda nel punto dove è collocato il marker finale (quello di colore arancione indicato con la E e che potrebbe non coincidere con la fine del campione).

Il menu snap contiene due valori che consentono a kontakt di sistemare automaticamente le posizioni di start e di end delle regioni di loop. Tramite il primo valore possiamo sistemare i due punti su posizioni in cui il loop transita sullo zero crossing. Con il secondo valore impostiamo i due punti nelle posizioni più vicine: agendo manualmente spostando il punto iniziale del loop cercherà un valore corrispondente al punto finale del loop e viceversa.

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Si può scegliere una di queste opzioni o nessuna. E’ importante capire che una volta scelta l’opzione Kontakt non sposterà i due punti al fine di trovare automaticamente la soluzioni ma dovrete farlo manualmente e Kontakt vi offrirà le posizioni che ritiene corrette in base all’opzione scelta.

Il menu command offre delle funzioni per sistemare automaticamente il loop attualmente selezionato.

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  • find loop end (short) è visibile solamente se c’è un loop selezionato ed è utilizzato per determinare un punto di fine ottimale per il loop selezionato rimanendo vicino alla posizione in modo tale da non modificarne sostanzialmente la lunghezza complessiva,
  • find loop end (long) è visibile solamente se c’è un loop selezionato ed è utilizzato per determinare un punto di fine ottimale per il loop selezionato potendo all’uopo modificarne la lunghezza,
  • restore loops from sample: alcuni formati audio (wave, aiff) possono contenere dei metadata che indicano una o più regioni di loop; scegliendo questa funzione Kontakt vedrà se nel campione sono presenti queste informazioni che utilizzerà nella creazione di loop.
    Nel sottomenu to all selected zones possiamo trovare le seguenti funzioni:

    • restore loops from samples cerca di ricollocare e riutilizzare informazioni di loop dai campioni di tutte le zone selezionate (lavora in maniera simile a quella precedente ma agisce su zone multiple di campioni),
    • copy current zone’s loop settings copia le impostazioni di loop del campione corrente su tutte le zone selezionate,
    • adjust loop starts (ends) +/- 1: sposta di 1 campione il punto iniziale o finale delle regioni di loop in tutte le zone selezionate,
    • DC removal: la funzione cercherà di rimuovere qualunque DC offset presente nei campioni di tutte le zone selezionate (è cosa buona effettuare questa operazione su tutti i campioni prima di procedere con qualunque operazione di editing o di processing su di essi).

Il pulsante Stop ferma la riproduzione del campione. Quando il pulsante Loop viene abilitato la riproduzione del campione, avviata con il pulsante Play (posizionato subito dopo), avverrà ciclicamente nella regione di loop attualmente selezionata. Il pulsante Auto Pre-Listen attivo consente a Kontakt di suonare le varie regioni (loop, slice, selezioni).

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Nonostante il wave editor offre una serie importanti di funzioni che consentono al sound designer di migliorare la programmazione delle patch non è raro il caso di dover utilizzare funzioni che purtroppo richiedono editor audio più sofisticati. Fortunatamente è possibile  editare il campione selezionato su un editor esterno cliccando su Ext. Editor. In tal caso il campione sarà editato nell’editor esterno che abbiamo scelto nella sezione Handling della finestra Options.

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Cliccando su Choose possiamo localizzare il software preferito.

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Cliccando sul pulsante Ext Editor il campione viene aperto nell’editor scelto.

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Nel momento in cui si apre l’editor esterno Kontakt si metterà in una situazione di congelamento e non risponderà più a qualunque input. Una volta chiudo l’editor esterno Kontakt esaminerà il campione sull’hard disk per verificare i cambiamenti effettuati ed eventualmente lo ricaricherà.

La barra di stato mostra diverse informazioni relativamente al campione utilizzato.

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In Sample viene mostrato il nome del campione in uso senza l’estensione. Usando le due frecce sinistra e destra subito dopo è possibile passare al campione precedente o a quello successivo presenti nella stessa cartella di quello selezionato assegnando quindi un nuovo campione alla zona correntemente selezionata.

S. Start (sample start) indica la posizione del marker relativo alla zona di start. Spostandolo cambia il trigger di start del campione. Lo spostamento può essere effettuato facendo un doppio click sul valore e scrivendo quello cercato oppure spostando con il mouse la linea verde direttamente nella finestra che mostra la forma d’onda.

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S. Mod (sample start modulation range): indica la quantità massima della posizione iniziale della zona di start che può essere modulata. Viene indicata nella finestra con una sottile linea verde subito sotto il righello (in figura è mostrato il valore pari ad 1 secondo).

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S. End (sample end) funziona come visto con S. Start. Si può modificare il valore trascinando la linea verticale rossa E presente nella finestra della forma d’onda o effettuando un doppio clic sul suo valore espresso nel riquadro.

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Nella finestra relativa alla forma d’onda i mark di start e di end sono indicati con una linea verticale verde ed una rossa e possono essere spostate manualmente. Tutta la pozione di campione a sinistra del marker start o a destra di quello end non verrà suonata. Le zone di loop sono evidenziate con un colore giallognolo ed hanno una barra di status in basso indicante il nome del loop stesso.

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Nel prossimo articolo, seconda parte dedicata al wave editor, ne vedremo le varie sezioni.

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Informazioni su silviorelandini

sound designer, docente di tecnologie musicali (Conservatorio S. Cecilia, Saint Louis College of Music), direttore iitm
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