Lezioni di Cubase – 70 (routing audio 14)

Editor semplificato dei plug-in

Il plug-in può anche essere visualizzato in un’altra forma chiamata Generic Editor. Occorre selezionare l’omonima voce che compare.

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Una volta scelta l’opzione, i parametri che costituiscono le funzionalità del plug-in vengono mostrati in elenco e con un’editing dei loro valori molto semplice.

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E’ sempre possibile tornale alla visualizzazione precedente selezionando Switch to Plug-in Editor.

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I plug-in e la finestra di informazioni su di essi

Cubase 7 è in grado di lavorare con i plug-in in formato VST 2 (che hanno estensione .dll sui PC e .vst sui Mac) e VST 3 (hanno estensione .vst3 sia su PC che su Mac). Quando vengono istallati su Windows si vanno a collocare nella cartella VST3 all’interno della cartella Cubase di Steinberg se sono plug-in di tipo VST 3 mentre nella cartella Vstplugins o nella cartella Shared VST Plug-in se di tipo VST 2. Una volta istallati vengono riconosciuti all’avvio di Cubase successivo. Su Mac invece i VST 3 che non hanno un istaller occorre trascinarli (avendo cura di aver chiuso Cubase prima di compiere l’operazione) in una delle due seguenti cartelle:

  • /Library/Audio/Plug-Ins/VST3/
  • /Users/<Nome Utente>/Library/Audio/Plug-Ins/VST3/

Quelli invece VST 2:

– /Library/Audio/Plug-Ins/VST/

  • /Users/<Nome Utente>/Library/Audio/Plug-Ins/VST/

Anche in questo caso quando lancerete Cubase la prima volta dopo aver compiuto l’operazione i plug-in saranno disponibili.

Per avere informazioni sui vari tipi di plug-in presenti sul nostro Cubase possiamo utilizzare la finestra Plug-in Information che si apre selezionandola dal menu Device.

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La finestra è divisa in diverse sezioni all’interno di ognuna delle quali i plug-in sono mostrati sotto forma di elenco. Tutti i plug-in VST 2 e VST 3 disponibili sono elencati nella sezione VST Plug-Ins. Nelle colonne poossiamo leggere dati sul nome del plug-in, la sua versione, la versione del protocollo VST, ecc. ecc.

Un dato molto importante riguarda la colonna Latenza che mostra il ritardo, espresso in sample, che ci sarà se il plug-in verrà utilizzato in insert. Comunque sia tale ritardo viene compensato automaticamente da Cubase. La colonna Side-Chain Inputs mostra il numero di ingressi side-chain (modalità operativa molto interessante che vedremo più avanti). In I/O è possibile vedere il numero di ingressi e di uscite per ciascun plug-in. Nella prima colonna, Active, è possibile attivare o disattivare il plug-in. Nella colonna subito a destra, Istance, è indicato il numero di plug-in in uso nel progetto attivo. Ad esempio la figura ci mostra due istanze di Ring Modulator (le abbiamo utilizzate sulle tracce delle chitarre).

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Nella sezione Audio-Codec Plug-ins è presente l’elenco dei codec audio riconosciuti in Cubase e che consentono l’apertura o la trasformazione di file di formato diverso da quelli lineari Wave o AIFF.

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Informazioni su silviorelandini

sound designer, docente di tecnologie musicali (Conservatorio S. Cecilia, Saint Louis College of Music), direttore iitm
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