Introduzione
Ogni sequencer si distingue per tutte le funzioni disponibili a compiere recording, editing, processing audio e MIDI, per il target dei suoi utenti ma soprattutto per quegli elementi che lo rendono eccellenza rispetto agli altri. Mai come in questo momento siamo sommersi dalla tecnologia computazionale e praticamente abbiamo migliaia di risorse disponibili per compiere qualunque operazione possibile musicalmente parlando. Molte di queste risorse sono gratuite, altre sono a pagamento. Gli utenti faticano a trovare lo strumento più adatto alle proprie esigenze provando un pò tutto di tutto ed alla fine leggono blog (tipo il mio), chiedono informazioni ad amici più esperti. Spesso molte persone mi scrivono per sapere quale potrebbe essere il sequencer migliore ma la risposta non è sempre così scontata ovvero non sempre suggerisco Cubase di Steinberg; ciononostante se parliamo di programmazione MIDI di certo Cubase è una vera eccellenza.
Nel 1989 ebbi la fortuna di intuire da subito le grandi potenzialità di questo sequencer e così passai dall’usare sul mio Atari ST il sequencer Creator al neonato Cubase. Purtroppo la quasi totalità dell’utenza spesso non conosce quelle risorse magnifiche che, rispetto ad altri concorrenti, Cubase offre per velocizzare molte operazioni. Questo accade perché principalmente non si leggono i manuali (che tra l’altro Steinberg cura molto bene) e poi per la fretta nel fare le cose. E’ proprio la mancanza di tempo dell’utenza nel creare un brano, un suono o quant’altro il motore principale dell’evoluzione di un software: bisogna fare le cose meglio e più velocemente possibile. A tal fine questa serie di articoli vuole occuparsi di una delle migliori risorse per la programmazione MIDI che un sequencer possa mettere a disposizione dei suoi utenti: il Logical Editor, all’interno di Cubase (ma anche di Nuendo).
Benchè sia un editor molto potente i più non sanno che è piuttosto antico. Venne introdotto nella versione di Cubase del 1993 (divisa in Cubase, Cubase Score per Windows e poi Mac). Con il Logical Editor possiamo fare un numero enorme di operazioni (ci si potrebbe fare un libro dedicato) su dati MIDI già esistenti su una o più Parti presenti su una traccia MIDI o Instrument. Tutto ciò sarà argomento di questi numerosi articoli.
Come utilizzare il Logical Editor
Essendo un editor di tipo MIDI ovviamente abbiamo bisogno di avere nel progetto Cubase almeno una traccia MIDI o Instrument contenente una o più parti MIDI non vuote. Ricordo che per parte midi in Cubase si intende un contenitore di eventi midi registrati, inseriti manualmente o importati. Nella figura seguente possiamo vedere un progetto di Cubase contenente una traccia MIDI con una parte.
Il contenuto della parte possiamo visualizzarlo all’interno di un editor MIDI quale per esempio il Key Editor.
Per l’esempio utile all’articolo ho inserito qualche nota di lunghezza differente ma tutte con stessa velocity. Tutti gli editor MIDI ad eccezione del Logical Editor mostrano gli eventi MIDI delle parti selezionate ed offrono strumenti utili per modificarli, eliminarli o per aggiungerne altri. Il Logical Editor invece funziona in maniera diversa e normalmente in abbinamento con un altro editor per vedere poi i risultati indotti dall’aver applicato una o più funzioni in esso contenute. In effetti è un editor filtro che individua dati MIDI con determinate caratteristiche (usando i concetti della matematica degli insiemi e l’algebra booleana) ed offre una serie di interventi su di essi.
Per usare l’editor oggetto dell’articolo bisogna prima selezionare una o più parti MIDI quindi andare nel menu MIDI e selezionare Logical Editor.
Quando si apre la finestra dell’editor si presenta divisa in due grandi riquadri: uno superiore ed uno inferiore divisi in diverse colonne.
Nel riquadro superiore si scelgono i dati che saranno oggetto delle azioni specificate nel riquadro inferiore. Dopodiché alcune funzioni, selezionabili dal menu Function in basso, consentiranno all’utente di applicare quanto programmato nell’editor.
Come scegliere i dati MIDI oggetto dell’intervento del Logical Editor
Come abbiamo detto, i dati MIDI su cui intervenire vengono selezionati nel riquadro superiore dell’editor. Occorre aggiungere delle condizioni sui dati che ne rappresentano le caratteristiche. A tal fine facciamo un esempio. Per aggiungere una condizione clicchiamo sul piccolo pulsante con il simbolo dell’addizione che si trova in basso nel riquadro superiore.
Una volta premuto il pulsante, nel riquadro apparirà la seguente condizione:
Sostanzialmente ci indica che i dati che saranno interessati sono i messaggi di nota. Lasciando il tutto così com’è possiamo selezionare Select tra le funzioni disponibili.
Cliccando su Apply possiamo notare che tutte le note nella Parte Midi cliccata vengono selezionate.
Sicuramente non è questa la ragione per cui si utilizza l’editor visto che lo stesso risultato si può ottenere più comodamente utilizzando la funzione Select All oppure l’equivalente scorciatoia da tastiera [cmd]+[A] (apple)/ [Ctrl]+[A] (pc).
Vediamo di selezionare tutte le note di valore pari alla croma (1/8). Queste sono gli eventi evidenziati con la selezione nell’immagine successiva.
Per poter fare questa selezione attraverso l’editor occorre aggiungere un’altra condizione (le note hanno valore pari a 1/8) a quella già presente (gli eventi sono note). Se aggiungiamo un’altra condizione, questa risulta uguale a quella già inserita.
Intervenendo sulla colonna Filter Target possiamo scegliere quale parametro o caratteristica toccare delle note.
Poiché dobbiamo selezionare le note di valore pari a 1/8 scegliamo il parametro Length (lunghezza della nota). Nella colonna Condition appaiono ora le condizioni relativamente al parametro lunghezza: poiché cerchiamo note di lunghezza uguale alla croma dobbiamo scegliere Equal.
Fate bene attenzione alla condizione. Le note scritte per l’esempio che stiamo trattando hanno lunghezza esatta per cui stiamo utilizzando la condizione Equal; in altre situazioni, quali ad esempio eventi registrati anziché inseriti con il mouse, potrebbe essere necessario scegliere altre voci. Il passo successivo consiste nello scegliere il valore musicale (1/8) per completare la condizione le note hanno valore musicale uguale a 1/8. Cubase, ma in generale tutti i sequencer, hanno una convenzione per rappresentare la lunghezza di una nota: utilizzano il tempo musicale ovvero una stringa di 4 cifre del tipo:
0 . 1 . 2 . 0
La prima cifra indica la misura (e dipende dalla metrica inserita); la seconda il valore del denominatore dell’indicazione metrica (la semiminima nei casi 3/4, 4/4 ecc, la croma nei casi 6/8, 9/8, 12/8 ecc.); la terza cifra indica la semicroma (1/16); la quarta indica i tick MIDI ovvero l’unità più piccola.
Poichè la metrica è in 4/4, per specificare il valore musicale della croma bisogna scrivere 0.0.2.0 (ovvero 2 semicrome).
Infine si verifica se l’operatore booleano è corretto. L’Editor utilizza due operatori: and o or. Nell’algebra booleana:
A and B indica che per applicare la funzione sia A che B devono essere vere
A or B indica invece che per applicare la funzione è sufficiente che sia vera A oopure B
Nel nostro caso, poichè gli eventi devono verificare entrambe le condizioni: sono note, hanno valore pari a 1/8 è necessario che l’operatore booleano sia and.
A questo punto, lasciando la funzione Select (scelta precedentemente), cliccando su Apply otterremo esattamente la selezione delle note di valore musicale pari ad 1/8.
Se avessimo usato l’operatore or avremmo ottenuto la selezione di tutte le note perchè è una specie di sommatore: tutte le note e le note di valore pari a 1/8 (contenute nelle prime).
In sostanza stiamo lavorando con gli insiemi matematici (per un approfondimento si può leggere il seguente mio articolo).
Una volta selezionate le note su queste potremo fare una serie di operazioni definite nel riquadro inferiore e questo sarà argomento del prossimo articolo.