Lezioni di Sibelius 7 – 30 (la trasposizione, parte 2)

La trasposizione in tonalità con doppi diesis o bemolli

Cosa succede se la trasposizione modificherebbe la tonalità di partenza in una con doppi diesis o doppi bemolli? La tonalità dell’esempio in figura è quella di Do # maggiore.

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Ora innalziamo ancora di un tono la tonalità, come mostrato nella figura successiva.

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La tonalità finale dovrebbe essere quella di Re # maggiore che presenta 5 diesis e 2 doppi diesis (fa, do).

Cliccando su OK l’esempio effettivamente mostra le note con i diesis e doppi diesis ma l’indicazione di tonalità in chiave in realtà è stata trasportata sulla scala omofona di Re# maggiore che corrisponde a quella di Mib maggiore.

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Chiaramente questo risultato non è corretto ma Sibelius, come abbiamo detto in precedenza, non offre la possibilità di scegliere tonalità con doppi diesis o doppi bemolli (vero è che risulta molto raro trovare partiture in queste tonalità).

La soluzione di questo problema, all’attuale versione di Sibelius, non è difficile ma comporta una serie di passaggi che ovviamente aumentano i tempi di scrittura. Se poi occorre avere anche un riscontro sonoro bisogna lavorare su un doppio file: il primo farà riferimento alla tonalità omofona e consentirà quindi di ascoltare le altezze giuste mentre il secondo farà riferimento al solo aspetto grafico e pertanto dovrà riportare correttamente l’indicazione di tonalità in Re# maggiore.

A tal fine occorre partire da una partitura come fosse scritta in Do Maggiore e aggiungere una indicazione grafica all’inizio del rigo dovendo poi inserire solamente le alterazioni di passaggio. Vediamo come correggere.

Per prima cosa, con la selezione ancora attiva, premiamo sul tastierino numerico il simbolo dell’alterazione # in modo tale da trasformare i doppi diesis in diesis.

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Effettuata l’operazione ora premiamo sempre sul tastierino il simbolo del bequadro per annullare tutte le alterazioni presenti.

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Il passo successivo consiste nel rimuovere l’indicazione di tonalità. Scegliete Alterazione in Chiave nel nastro Notazioni o premete la scorciatoia da tastiera [K] e nel menu che compare selezionate l’opzione Atonale/Senza chiave.

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Scelta l’opzione l’esempio musicale ci appare del tutto privo di alterazioni pur avendo mantenuta la trasposizione effettuata in precedenza.

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Le alterazioni delle tonalità con doppi diesis o bemolli purtroppo devono essere inseriti a mano utilizzando dei simboli. Se osserviamo la prima misura possiamo vedere che lo spazio esistente tra la chiave e la prima nota è troppo esiguo per inserire i 7 simboli che rappresentano le alterazioni per la tonalità di Re# maggiore.

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Per aumentare lo spazio occorre spostare le note a destra verso la stanghetta di divisione delle misure. A tal fine ci occorre lo strumento Proprietà che si apre selezionando l’omonima funzione nel gruppo Modifica del nastro Home.

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Selezionata la funzione ci appare un’ampia finestra divisa in più sezioni.

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Il concetto è molto semplice: si selezionano le note (tutte quelle della misura 1) e si clicca aumentando il parametro X della sezione Generale quanto basta per spostare tutte le note verso la stanghetta.

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A questo punto si toglie la selezione dell’ultima nota (non può andare oltre) e si continua ad aumentare il parametro X per avvicinare ulteriormente le tre note selezionate.

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Si ripete ancora la procedura togliendo la selezione dalla penultima nota ed aumentando X per avvicinare le prime due note.

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In ultimo si seleziona solamente la prima nota e la si sposta finchè possibile verso destra.

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A questo punto lo spazio tra la chiave e la prima nota è aumentato sufficientemente da poter ospitare i simboli di alterazione che andremo a posizionare manualmente. In Sibelius gli elementi musicali possono essere anche aggiunti come simboli grafici; in tal caso non avranno alcun effetto sulla riproduzione MIDI ma saranno molto utili dal punto di vista grafico. Sono centinaia e riguardano note, segni di alterazione ed articolazione, simboli per la prassi esecutiva, chiavi, segni di dinamica, segni di ripetizione ecc. ecc. E’ un lungo elenco al quale è possibile anche aggiungere elementi creati dall’utente (lo vedremo in un altro capitolo). Per accedere ai simboli occorre andare nel gruppo Simboli che si trova nel nastro Notazioni oppure utilizzare la scorciatoia da tastiera [Z].

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Utilizzando i due pulsanti freccia (su, giù) che si trovano sulla destra è possibile scorrere il lungo elenco ma premendo il pulsantino subito sotto quello della freccia giù si apre un ampio riquadro che mostra i vari simboli divisi per sezioni.

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Scorrete verso il basso fino alla sezione delle alterazioni e selezioniamo il diesis.

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In partitura con il mouse clicchiamo in un punto tra la chiave e la prima nota nella misura 1 per aggiungere il simbolo appena selezionato nella partitura.

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Poichè la tonalità di Re# maggiore ha anche il doppio diesis come alterazione selezioniamo in elenco anche il simbolo del doppio diesis.

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Allo stesso modo aggiungiamo il simbolo in partitura.

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Utilizzando il mouse e i tasti freccia, spostiamo il simbolo del doppio diesis all’inizio e posizioniamolo sulla linea del Fa.

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Siccome i doppi diesis in chiave sono due copiamo il simbolo, incolliamolo e collochiamolo subito dopo nello spazio del Do.

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A questo punto selezioniamo il diesis, spostiamolo subito dopo il secondo doppio diesis e collochiamolo nello spazio del Sol.

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Copiamo ed incolliamo più volte il simbolo del diesis come mostrato nella figura successiva. Ad un certo punto non sarà più possibile collocarlo nella giusta posizione in quanto interviene la funzione del Layout Magnetico che ha il preciso compito di mantenere ogni elemento e simbolo nella partitura ben distinto e non sovrapposto per ottenere la migliore lettura possibile. Come è possibile vedere, il diesis relativo al Mi non trova la giusta collocazione per la vicinanza con la prima note Re.

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Per risolvere la questione occorre disabilitare il Layout Magnetico per i simboli delle alterazioni aggiunti in partitura. Selezioniamo tutti quelli fin qui inseriti e clicchiamo con il pulsante destro. Si apre un menu a comparsa nel quale è possibile scegliere di disattivare la funzione.

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A questo punto è possibile inserire le alterazioni mancanti (ma ricordate di copiare il diesis da uno di quelli con il layout magnetico disabilitato) e riposizionarle in modo tale da mostrare l’indicazione di tonalità.

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Informazioni su silviorelandini

sound designer, docente di tecnologie musicali (Conservatorio S. Cecilia, Saint Louis College of Music), direttore iitm
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Una risposta a Lezioni di Sibelius 7 – 30 (la trasposizione, parte 2)

  1. Emanuele Pisanò ha detto:

    salve ho un problema con i suoni omofoni di sibelius. fondamentalmente ho importato un file midi scritto su una daw in re bemolle maggiore, solo che all’inserimento su sibelius alcune note omofone le calcola con i diesis (ad esempio inserisce tutti i do# al posto dei reb). il risultato è una partitura che ha alcune note giuste, altre sono omofone e dunque difficili da leggere e non necessarie poichè ho inserito l’armatura in chiave. come fare a sistemare il tutto senza impazzire a cambiare nota per nota tutta la partitura? grazie in anticipo!

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