Esistono tra i messaggi di Control Change alcune combinazioni che non sono definite.
Questi messaggi in realtà vengono spesso utilizzati da case costruttrici di hardware per programmare alcune funzioni e parametri evitando di passare per sistemi esclusivi che sono di più complicata gestione. E’ il caso ad esempio della Behringer che utilizza appunto control change non assegnati per controllare via MIDI i parametri dei suoi processori di effetti come ad esempio il size e il diffusion relativamente alla riverberazione, il time per il delay, ecc.
Si può osservare che i Control Change 98 e 99 sono definiti come NRPN, sigla che sta a significare Non-Registered Parameter Number. I Control Change 100 e 101 invece sono definiti RPN ovvero Registered Parameter Number. Entrambi lavorano sulla programmazione MIDI di alcuni parametri di sintetizzatori. Gli RPN sono definiti dalle specifiche standard MIDI e pertanto lavorano nello stesso modo per tutti i sintetizzatori che sono conformi alle specifiche MIDI. Gli NRPN si riferiscono invece ad un particolare sintetizzatore e pertanto lavorano in maniera diversa a seconda delle macchine utilizzate. A cosa servono?
Gli NRPN possono essere utilizzati per modificare i parametri sonori di un sintetizzatore in alternativa ai sistemi esclusivi (che vedremo in una prossima puntata) in quanto più veloci e semplici da gestire. Nello specifico, con i messaggi NRPN vado a selezionare il parametro e poi con i messaggi Control Change Data Entry (CC6 e CC38) vado a modificare il valore del parametro. Ovviamente occorre leggere il manuale del sintetizzatore in questione per sapere se possiede alcuni parametri controllabili tramite NRPN. Ad esempio il Roland GS Standard utilizza i messaggi NRPN per settare il parametro chiamato vibrato rate ovvero la velocità di vibrazione. Questo parametro è individuato impostando il CC 99 a 1 e il CC 98 a 8 ed utilizzando il CC 6 con parametri compresi tra 0 (velocità nulla) e 127 (vibrato violento) per regolare la velocità mentre il CC 38 è sempre pari a 0.
Con l’RPN seleziono il parametro e poi con i messaggi Control Change Data Entry (CC6 e CC38) vado a modificare il valore del parametro. Gli RPN sono utilizzati ad oggi per modificare sei parametri dei quali funzionanti sono quattro:
- il pitch bend sensitivity (0, 0), è conosciuto come Pitch Bend Range, il valore più grande utilizza il CC6 per settare i semitoni e i CC38 per i cent. Grazie al seguente messaggio riesco a programmare l’escursione massima di semitoni che controllo alzando o abbassando la levetta del pitch bend;
- il master fine tuning (0, 1) utilizza entrambi i Data Entry per fornire complessivamente 14 bit per la regolazione di intonazione (dove il valore centrale, pari a 8192, corrisponde a 440 Hz);
- il master coarse tuning (0, 2) utilizza solamente il Data Entry MSB per fornire 64 bit relativamente all’intonazione espressa in semitoni dove il valore centrale (64) rappresenta l’intonazione standard;
- il tuning program select (0, 3) ancora non implementato;
- il tuning bank select (0, 4) ancora non implementato;
- RPN Null (127, 127);
Se si volesse cambiare ad esempio il range di un pitch bend ad un escursione massima di un tono dovremmo inviare la seguente sequenza nel seguente ordine:
per il CC 101 il valore 0, per il CC 100 il valore 0, per il CC 6 il valore 2 (che indica che il massimo valore di pitch bend è pari a 2 semitoni), per il CC 38 il valore 0.
Puntata 16
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