Kontakt: impariamo a creare patch e librerie sonore (quarta parte)

Nella terza parte abbiamo creato il primo layer relativamente all’articolazione detachè del violino inserendo i campioni nel mapping editor assegnato al gruppo detachè.

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Poiché l’articolazione è costituita da tre layer di campioni inseriamo anche i due mancanti seguendo gli stessi passi visti nell’articolo precedente. I campioni del layer MP vanno mappati tenendo conto della mappatura del layer P e del fatto che occorrerà inserire anche il layer F. In questo caso ho scelto per loro una risposta alla velocity per l’intervallo di valori che va da 51 a 95.

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Quindi una volta completata la mappatura del layer MP avremo la seguente situazione.

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In ultimo aggiungiamo anche i campioni relativi al layer F avendo scelto per loro una risposta alla velocity per l’intervallo di valori che va da 96 a 127.

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A questo punto creiamo un keyswitch per il gruppo in modo tale da richiamare velocemente l’articolazione relativa al detachè quando ci saranno anche le altre disponibili. Per prima cosa chiudiamo il mapping editor.

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Per creare un keyswitch per il gruppo selezionato clicchiamo su Group Start Options. Compare una nuova riga che mostra la funzione Group Starts.

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La scelta di default è posizionata su always che significa che il gruppo viene sempre suonato ma cliccando sul menu compaiono le opzioni possibili.

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Se vogliamo attivare il gruppo tramite un keyswitch allora dobbiamo selezionare start on key. La riga mostra altri due riquadri e un altro menu (impostato sull’operatore and) per effettuare una scelta di tipo booleano qualora si volesse applicare per il gruppo anche un’altra forma di attivazione nella riga successiva.

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Impostiamo come keyswitch la nota C1.

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Una volta definito il keyswitch questo compare nella tastiera virtuale con il colore rosso.

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Quando avremo aggiunto le altre articolazioni, a cui avremo assegnato un keyswitch specifico, quando si premerà il tasto C1 verrà attivato il gruppo relativo all’articolazione detachè che potrà essere utilizzata sia per la registrazione nel sequencer che per essere suonata in una performance.

Quinta parte

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Informazioni su silviorelandini

sound designer, docente di tecnologie musicali (Conservatorio S. Cecilia, Saint Louis College of Music), direttore iitm
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2 risposte a Kontakt: impariamo a creare patch e librerie sonore (quarta parte)

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